Sabato 20 maggio ha preso il via, con un evento del tutto particolare e unico, la stagione 2017 degli appuntamenti gourmand di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori, che ogni estate mette in scena quanto di più raffinato propone in tavola il nostra territorio. Cornice d’eccezione sono state le distillerie Nonino di Percoto, che hanno ospitato un “Concerto speciale del gusto”. Così, la famiglia Nonino ha voluto festeggiare un importante anniversario della sua storia: i 120 anni di distillazione con metodo artigianale, accogliendo il “lunch show” in quello che è unanimemente ritenuto il tempio della distillazione. Tra gli Artigiani del Gusto presenti, immancabile il gusto e la qualità del sorbetto all’Aceto Sirk.
DA UN GRANDE VINO UN GRANDE ACETO
Ne ero assolutamente convinto, ho lavorato, insistito, per dimostrarlo, per veramente molti anni.
In realtà avevo capito abbastanza presto che un grande vino da enologo, specie se bianco, sarebbe stato difficile arrivare a farlo inacidire in maniera spontanea. Considerato il raffinato sapere e l’ alta tecnologia usata per produrlo, le protezioni per prepararlo alla mescita, pretendere che la fermentazione acetica avvenga cosi, semplicemente da sola, era troppo. Cosi nella cantina di vinificazione dei miei nipoti, ho prodotto per anni un vino semplice e ingenuo; una vendemmia di uve sane e mature, una fermentazione molto lunga sulle bucce, poi in botte sulle sue fecce nobili fino ai primi caldi di primavera, niente solforosa, niente filtrazioni, niente.
In primavera lo portavo in acetaia e inoculando il mio Aceto madre favorivo la fermentazione acetica. Non bastava un estate, ce ne volevano due e comunque era molto difficile far svolgere tutto l’ alcool. Il risultato era buono ma non sufficiente a soddisfare il mio orgoglio, l’ orgoglio di fare un prodotto di grande qualità che si distinguesse dagli altri.
A un certo punto mi son arreso, ho ammesso a me stesso che per fare un gran aceto non basta un gran vino
DA UN SOTTOPRODOTTO UN SOTTOPRODOTTO
Il fatto che la quasi totalità dell’ Aceto si produca da vini nel migliore dei casi non più destinabili alla mescita è certamente una delle ragioni più importanti per cui questo prodotto sia cosi snobbato.
D’altronde è in qualche modo logico pensare che l’ Aceto così prodotto venga allo stesso tempo interpretato e usato per condire l’ insalata o per pulire il frigo o per decalcificare il ferro da stiro o per igienizzare la casa, direi di più, giusto preferire per tutto ciò e altro un prodotto naturale come pur sempre l’ aceto è, che chemicaglie varie.
Quindi la prima cosa da fare, riferito sopratutto a noi produttori, è pensare e destinare a un Aceto di qualità una materia prima di qualità; uva o vino che esso sia.